L’Italia è uno dei Paesi con la più alta densità di eccellenze eno-gastronomiche. Da nord a sud, passando per il centro e per le isole, ogni regione si distingue per l’identità culinaria e per il patrimonio della propria tavola. Dall’olio al formaggio, al vino: sono, infatti, più di cinquemila i prodotti agroalimentari tradizionali censiti dal Ministero dell’Agricoltura; ognuno racconta la storia di un territorio, esprime l’anima di un luogo, e un sapere che da secoli si tramanda soprattutto fra i tanti piccoli produttori del made in Italy. Genuini e semplici, i prodotti tipici della gastronomia italiana sono protagonisti della dieta mediterranea, apprezzati in tutto il mondo e fra i capisaldi nel paniere dell’economia nazionale. È quindi da qui, dal suo patrimonio più ricco e autentico, che può partire la ripresa del Paese.
L’emergenza covid ha messo in difficoltà anche molte piccole medie imprese del settore food, produttori del territorio che hanno fatto l’eccellenza agroalimentare dell’Italia. A loro si è rivolto Penny Market lanciando l’iniziativa “Abbracciamo l’impresa italiana”. L’operazione è nata come impegno sociale di Penny a supporto del mondo produttivo agroalimentare, della piccola e media impresa. Così, oggi, sugli scaffali dei suoi 400 punti vendita sparsi lungo tutto lo stivale sono presenti i prodotti tipici di piccole realtà locali e regionali generalmente escluse dalla grande distribuzione. Fra le azioni concrete messe in campo dal brand, ci sono, infatti, l’accesso diretto al buyer, condizioni agevolate di fornitura, il supporto della logistica Penny Cargo e un forte aiuto anche sul fronte della comunicazione.
Sono oltre 200 i piccoli e medi imprenditori del territorio che hanno chiesto di aderire al progetto “Abbracciamo l’impresa Italiana”. I loro prodotti, se selezionati, potranno trovare spazio tra gli scaffali dei punti vendita Penny Market, arricchendo così l’assortimento Made in Italy già presente per il 70% dei prodotti. I primi prodotti, tutti di alta qualità, sono già disponibili in negozio e sono facilmente riconoscibili dal logo della campagna, l’abbraccio. Ognuno di loro rappresenta un viaggio dentro il gusto e la tradizione, e ha una propria storia da raccontare.
Nasce, per esempio, a Silea, alle porte di Treviso, il prosciutto cotto alla brace del Salumificio Da Pian: da quattro generazioni, la famiglia produce salumi e prelibatezze legate alla tradizione trevigiana. Ma c’è anche il Miele di Sicilia Cavallaro prodotto da Alfio Cavallaro, primo apicoltore di Zafferana Etnea. Il pecorino stagionato del Caseificio IRusso di Capo Rizzuto, in Calabria, vanta quattro generazioni di tradizione casearia. Le Patate Novelle Acli – Racale, del basso Salento. E poi ancora, gli spaghetti, i bucatini e le mezze maniche del Pastificio Strampelli di Amatrice, e lo Spumante Il Grillo di Santa Tresa nelle terre del ragusano, in Sicilia. Sono prodotti di alta qualità, a chilometro zero, difficilmente raggiungibili dalla grande consumazione.
In una fase in cui l’emergenza coronavirus ancora impatta in maniera significativa sul sistema economico del Paese, Penny Market vuole quindi abbracciare le imprese, per sostenerne concretamente la ripresa.
Fonte Repubblica