Trenta grammi di mandorle al giorno fanno bene al cuore

Valorizzate ancora una volta da uno studio americano, noci e affini si rivelano armi importanti nella lotta “naturale” al colesterolo alto e alle sue conseguenze.

mandorleAnacardi, noci, nocciole, mandorle, pinoli, arachidi, pistacchi: possono essere consumati a colazione, per lo spuntino di metà mattina o pomeridiano, o durante i pasti, rendendo per esempio più fantasiosa un’insalata. Perché, oltre che buona, «la frutta secca fa bene alla salute, purché non si esageri con le quantità, perché è molto calorica» spiega Roberto Volpe, ricercatore in prevenzione cardiovascolare del Cnr.

Uno studio pubblicato su The American Journal Clinical Nutritionevidenza, per esempio, che un consumo quotidiano di circa 30 grammi riduce il colesterolo totale, quello “cattivo” e i trigliceridi in pazienti con ipertensione o affetti da sindrome metabolica.

Ma anche altri studi ne hanno illustrato i benefici sul sistema cardiovascolare e le proprietà antiossidanti e antinfiammatorie. «Gli effetti benefici sono riconducibili al fatto che sono ricchi di grassi insaturi, fra cui gli Omega3: il nostro organismo non è in grado di produrli, ma sono essenziali per il suo funzionamento per cui dobbiamo assumerli con l’alimentazione. Inoltre apportano molti altri nutrienti: vitamine, soprattutto B, E e A, sali minerali, come potassio, rame, fosforo, ferro e calcio, proteine vegetali e fibre».

Il consiglio, allora, è di seguire una dieta sana ed equilibrata e concedersi al massimo sette-otto noci al giorno, oppure 15-20 mandorle o nocciole, o tre cucchiai rasi di arachidi: queste sono le porzioni medie quotidiane indicate dai Larn (livelli di assunzione di riferimento di nutrienti ed energia), che corrispondono a circa 30 grammi. «Apportano però circa 200 calorie, quindi attenzione a quello che si mangia nel resto della giornata» conclude Volpe.

Fonte Lafucina.it

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