Dal problema dei consumi delle risorse naturali, in particolare dell’acqua potabile, alle politiche europee e del governo Renzi sulle economie rinnovabili, all’erosione: si è parlato di ambiente e di progetti di recupero e di risparmio energetico alla conferenza su “Green economy: innovazione, ambiente e smart city per un futuro sostenibile“, organizzata dall’associazione cecinese FarEuropa nella sala del Comune vecchio. L’associazione, presieduta da Antonio Costantino, ha scelto i temi della green economy per il suo debutto pubblico, che ha riempito la platea del palacongressi cecinese.
Tra i relatori l’ingegner Paolo Rotelli, membro della task force per la green economy dell’Onu, la deputata Pd Silvia Velo, sottosegretaria all’Ambiente, il presidente dell’Asa Fabio Del Nista e il sindaco di Cecina Samuele Lippi.
Rotelli ha introdotto l’incontro, coordinato dalla giornalista del Tirreno Maria Meini, parlando dei risultati di Cop 21, la conferenza annuale sul clima che si è svolta a Parigi. Ed ha posto l’accento sul problema del consumo delle risorse. L’accordo di Parigi prevede una riduzione, entro il 2020, negli Stati membri (quindi anche in Italia) del 30% dei consumi d’acqua e una riduzione del 2% delle emissioni atmosferiche.
Silvia Velo, che ha anche la delega sulla sostenibilità ambientale, ha ricordato che a febbraio è entrato in vigore il collegato ambientale, un provvedimento del governo che contiene una serie di misure in favore della green economy e dell’economia circolare, che prevedono ad esempio finanziamenti ai Comuni per la mobilità sostenibile (dalle auto condivise ai percorsi ciclabili) e incentivi per la cosiddetta blue economy (il riuso e la valorizzazione degli scarti) e per la tutela delle acque e delle coste. In cui rientrano anche i piani anti-erosione, in cui sono contenuti i progetti per la costa livornese e della Bassa Val di Cecina.
Il problema acqua è stato ripreso da Del Nista, che ha sottolineato la gravità della situazione a Livorno per le bollette non pagate, costi che si ripercuotono anche sulla Bassa Val di Cecina, visto che l’Asa è un ente unico.
Fonte Il Tirreno.Gelocal.it