L’olio extravergine d’oliva ha la capacità di aiutare a prevenire il cancro al colon. Uno dei più diffusi, il secondo tra le donne dopo quello alla mammella e il terzo nell’uomo dopo polmone e prostata. L’alimento sarebbe in grado di agire sui geni in base al risultato di uno studio condotto dall’Università Campus Bio-Medico di Roma e dall’Università degli Studi di Teramo, in collaborazione con l’Università degli Studi di Camerino e il Karolinska Institutet di Stoccolma.
Lo studio – La neoplasia al colon in Italia, secondo le stime, colpisce circa 40mila donne e 70mila uomini ogni anno. Il nuovo studio, pubblicato su Journal of Nutritional Biochemistry, ha dimostrato come l’olio extravergine di oliva sia in grado di aumentare l’espressione del gene oncosoppressore CNR1. Quest’ultimo, a sua volta, esprime un recettore molto importante per la salute dell’organismo, perché è in grado di regolare i meccanismi all’origine delle alterazioni dei geni sensibili ai fattori ambientali, come la dieta.
L’olio d’oliva può ridurre alterazioni nel Dna – I dati ottenuti dai ricercatori certificano, dunque, che adeguate quantità di olio extravergine d’oliva nell’alimentazione sono importanti per ridurre le alterazioni genetiche legate allo stile alimentare.
Lo studio, sottolinea Mauro Maccarrone, docente di Biochimica presso l’Università Campus Bio-Medico di Roma, “rafforza la fiducia nel fatto che una dieta appropriata possa aiutare a prevenire i tumori, ma anche altre patologie diffuse, come i disturbi neurologici, l’obesità e il diabete”. I risultati dimostrano inoltre che “i cambiamenti epigenetici, ovvero quelli derivanti da fattori ambientali e, dunque, dall’alimentazione, sono potenzialmente reversibili”.