da yahoo.it/
Sono stati analizzati dati provenienti dalla National health and nutrition examination survey, fra il 2007 e il 2008. Il campione è stato poi suddiviso in alcune fasce sulla base delle ore: molto breve (meno di cinque ore a notte), breve (5-6 ore a notte), standard (7-8 ore a notte, il gruppo preso come riferimento dell’esperimento) e lungo (9 ore o più per notte). Sono poi state prese in esame le abitudini alimentari dei volontari.
DORME MEGLIO CHI SEGUE DIETA VARIATA
L’apporto calorico varia infatti a seconda del gruppo e delle ore di sonno. Quelli che dormivano peggio erano proprio gli individui abituati a una dieta ripetitiva. A, ruota le persone che dormivano 6 ore a notte, poi quelle più dormiglione, infine coloro che stavano a letto solo 4-5 ore a notte. Coloro che avevano un sonno migliore erano quelli che seguivano una dieta molto variata, alternando diversi tipi di alimenti, ricchi di proteine, vitamine, carboidrati, minerali e fibre. Bevendo anche tanta acqua e tenendo lontano l’alcol, che riduce la durata della fase Rem.
POCA ACQUA CAUSA UN SONNO BREVE
Il sonno breve è stato associato ad una minore assunzione di acqua, di licopene (presente negli alimenti colorati di rosso e arancione) e di carboidrati, mentre quello molto breve alla carenza di vitamina C, acqua, selenio e a una quota maggiore di luteina/zeaxanatina (verdure a foglia verde).
L’ESPERTO: CHI DORME DI PIÙ HA UNA SALUTE MIGLIORE
“Anche se molti di noi riconoscono intrinsecamente che vi è una relazione tra ciò che mangiamo e il modo in cui dormiamo – ha dichiarato Michael A. Grandner, coordinatore dello studio – ci sono stati pochissimi studi scientifici che hanno esplorato questo argomento, soprattutto in una situazione reale. In generale, sappiamo che coloro che dichiarano di dormire 7-8 ore ogni notte hanno più probabilità di avere una salute migliore e un maggiore benessere, quindi ci siamo chiesti: ‘Ci sono differenze nella dieta di coloro che dormono di più, di meno, o il giusto numero di ore’?”.
Comments are closed.