Il creatore di Eataly, convinto che cibo e vino siano sinonimi di cultura, raffinatezza e ricchezza di tradizioni, nonché motori economici che potrebbero salvare l’Italia dalla crisi, intervista in un viaggio dal Nord al Sud, i titolari delle più grandi aziende vinicole. 12 racconti di vita, business, progetti.
Oscar Farinetti, probabilmente uno degli uomini più intervistati del mondo (l’ultima intervista proprio ieri sera a “Che tempo che fa” su Rai3 con Fabio Fazio) per una volta fa l’intervistatore. Fa raccontare agli altri. Ma allo stesso tempo si apre a raccontare suoi pensieri, ricordi e progetti. Il tutto in un libro che ruota intorno al mondo del vino, perché raccoglie 12 dialoghi con altrettanti produttori tra i più importanti in Italia.
L’idea è semplice. Andare a trovare nelle loro aziende Costantino Charrère, Angelo Gaja, Beppe Rinaldi, Walter Massa, Marilisa Allegrini, Josko Gravner, Piero Antinori, Nicolò Incisa della Rocchetta, Ampelio Bucci, Francesca e Chiara Lungarotti, Josè Rallo, Francesca e Alessio Planeta. E sedersi con ciascuno di loro stappando e assaggiando bottiglie dell’azienda, ma anche alcune scelte dalla sua cantina personale.
Sarà che condividere il vino crea un’atmosfera speciale, sarà che Farinetti è bravo a toccare nel vivo, sta di fatto che ne esce una trama avvincente su diversi piani di lettura. Si parla davvero di vino, grazie anche alle spiegazioni di Shigeru Hayashi, sommelier, autore di numerosi libri a tema enologico, responsabile di Eataly Japan; si mette a nudo la personalità dei protagonisti in 12 capitoli che sono altrettanti piccoli romanzi; e nel complesso di acquista fiducia in certa imprenditoria che è arrivata al successo con lavoro, tenacia, coraggio.
Appunto 12 storie di coraggio – sottotitolo “vino ti amo” – perché, siano nobili o “borghesi”, uomini o donne, singoli, coppie o intere famiglie, che abbiano ereditato i vigneti o se li siano comprati ettaro per ettaro, sono 12 esempi di come senza coraggio nemmeno l’idea più geniale abbia respiro.
Anzi il prologo, con tutti i significati che il termine coraggio comporta secondo Farinetti. “Il coraggio non è soltanto superamento delle paure, determinazione nell’agire, forza d’animo. Il coraggio, per come lo vedo io, se non è accompagnato da capacità di analisi, studio attento dello scenario e tenacia, tanta tenacia, non è coraggio“. E ancora: “Non c’è coraggio senza senso di responsabilità, non c’è coraggio senza amicizia, non c’è coraggio senza orgoglio, non c’è coraggio senza bontà, non c’è coraggio senza un mix indispensabile di onestà e furbizia“; è premessa indispensabile per comprendere le 12 storie di vita e di vite.
Storie che il creatore di Eataly, neo produttore da sempre innamorato del vino – “avevo tre anni e il nonno intingeva il mio ciuccio nel barolo. Mia nonna giura che la mia espressione era beata“-, ha raccolto percorrendo in una settimana la penisola da nord a sud, dalla Val d’aosta per intervistare Costantino Charrère (“che ci ha portato in “Paradiso” a degustare e a chiacchierare, dolcemente rigoroso come le sue montagne“) alla Sicilia per incontrare Josè Rallo di Planeta (“ha cantato nella sua barricaia facendoci venire la pelle d’oca“) per questo progetto, nato per scherzo e adesso già libro (252 pagine, 16,90 euro, edito da Mondatori) e da martedì 8 ottobre in libreria.
Una settimana (“una settimana in cui aveva un po’ meno cose da fare” ha scherzato Gabriella, la moglie di Farinetti) è un tempo brevissimo di solito per uno scrittore. Non per Farinetti che non ha l’ambizione di fare lo scrittore ma di narrare e che dunque qui agisce veloce come pensa. Ma non a scapito della profondità però. Anche perché riesce a far aprire gli intervistati e davvero entrare nello loro vite. Lo dimostrano alcuni passi commoventi del libro, come i ricordi di Angelo Gaja del padre, o come Josko Gravner che parlando della immensa potenza della natura che “ci dà tutto e ogni tanto ha diritto di prendere” si trova a parlare della perdita del figlio.
Ci sono umanità, impresa, arte della degustazione, ci sono sogni, progetti e considerazioni economiche, ci sono vini, profumi e sentimenti, in un libro che si comincia a leggere per curiosità per poi ritrovarsi con la matita in mano a sottolineare passi e aforismi.
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