Iniziativa assieme a Camera di Commercio di Napoli ed Ente Camerale italo-tedesco di Monaco di Baviera: 96 imprese regionali incontrano venti buyers di Berlino. Obiettivo: favorire l’export dei prodotti tipici
Punta a favorire il posizionamento sul mercato della Germania delle imprese campane il progetto “Binomio perfetto: dieta mediterranea e il consumatore tedesco”. L’iniziativa, proposta da Unioncamere Campania insieme con la Camera di commercio di Napoli e quella di Baviera, ha come scopo quello di favorire la commercializzazione delle eccellenza enogastromiche sul mercato tedesco, attraverso incontri di natura commerciale tra 96 aziende campane e 20 buyer tedeschi.
Per gli organizzatori questo tipo di scambio favorirà un ritorno economico diretto in termini di ordini commerciali per le aziende regionali, che saranno in grado di sfruttare le possibilità offerte dal progetto. La scelta di pensare a un ponte enogastronomico con la Germania matura in seguito ai risultati di ercenti proposte dell’Uba (Agenzia governativa tedesca dell’ambiente) che invita i cittadini ad adottare le abitudini tipiche dei Paesi del Mediterraneo, aumentando il consumo di pasta, olio, frutta, verdura e cereali (solo per citare alcuni degli alimenti di questo tipo di dieta). Partner organizzativo dell’evento è la Camera di commercio italo-tedesca di Monaco di Baviera, che ha sede a Stoccarda, la quale avrà il compito di garantire che gli input trasmessi dai promotori campani siamo recepiti nella maniera giusta e favorirà i raccordi necessari tra i due mercati.
Il console generale della Germania a Napoli, Christian Much, sottolinea la “grande potenzialità del settoer enogastronico campano”, conosciuto anche attraverso il turismo, essendo il territorio meta di viaggi dei tedeschi. “Io, in questi due anni che sono qui, ho potuto apprezzare questi prodotti – dice -, loro li conoscono attraverso i viaggi”. Alle potenzialità del settore enogastronico, il console aggiunge anche l’interesse, mostrato dal mercato tedesco, nei confronti di altri settori come il tessile, quello del cuoio e quello tessile e delle scarpe.
Prima regione d’Italia a dotarsi di una legge per la dieta mediterranea (approvata il 14 marzo scorso dal Consiglio regionale), che la riconosce e la valorizza come patrimonio culturale immateriale dell’Unesco, la Campania potrà così sfruttare e fare in modo che questa iniziativa “diventi il cavallo di battaglia, una testa d’ariete per rafforzare i rapporti commerciali con la Germania”, spiega Vito Amendolara, consigliere per l’Agricoltura del presidente della Regione Campania Stefano Caldoro. “Questa inziativa che promuove la dieta mediterranea riconosciuta come patrimonio dell’Unesco, inoltre, ha il merito di coniugare tutto il territorio – sottolinea Amendolara – non solo le aree costiere, ma anche quelle interne”.
Secondo Pietro Foglia, consigliere regionale dell’Udc e presidente della Commissione agricoltura del Parlamentino campano, l’iniziativa legata alla promozione della dieta mediterranea serve per la “valorizzazione delle produzioni regionali. Il progetto – dice Foglia – rappresenta anche un sostegno all’economica della regione e alle filiere produttive legate a una agricoltura di qualità e di pregio. Allo stesso tempo – aggiunge – è possibile sviluppare e conservare il patrimonio rurale dell’Europa delle regioni”.
Maurizio Maddaloni, presidente della Camera di commercio partenopea, ricorda che la Germania “è il terzo Paese per volumi di export delle imprese napoletane dopo Francia e Regno Unito. Attraverso la commercializzazione dei prodotti di qualità made in Naples e in Campania – afferma – puntiamo a far garantire, alle aziende che puntano all’internazionalizzazione, il massimo ritorno sia in termini economici sia di imamgine”.
Alla luce della difficile crisi economica, per il presidente di Unioncamere Campania Tommaso De Simone, “abbiamo il dovere di promuovere qualsiasi iniziativa che sia funzionale alla rirpesa dell’economia regionale. Con questo progetto abbiamo la possibilità di accrescere la nostra presenza sul mercato tedesco – prosegue De Simone – con prodotti di qualità, eccellenze, che non temono confronti”. Così attraverso il progetto si punta, precisa il numero uno di Unioncamere Campania, “a promuovere le eccellenze della dieta mediterranea e vengono a crearsi rapporti di collaborazione ancora più stabili tra gli enti camerali nostrani e il sistema delle Camere di commercio italiane all’estero”. E questo grazie alla partecipazione, in Germania, dell’ente camerale italo-tedesco di Monaco di Baviera. “La conoscenza dei prodotti tipici campani – rivela Alessandro Marino, segretario dell’ente camerale italo-tedesco – è stato l’elemento che ha fatto da traino a questa inziativa”.
Adesso occorre lavorare per fare in modo che le aziende campane che vogliono misurarsi con il mercato tedesco si mettano in gioco per ottenere risultati.
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