FOOD Magazine segue una linea editoriale semplice e diretta: promuovere e tutelare chi lavora dal basso nel settore Agroalimentare italiano. Ogni energia della Testata giornalistica e della sua Redazione è semplicemente spesa in questa direzione.
L’attuale crisi economia internazionale grava in Italia, come sarebbe stato facile indovinare, su chi lavora dal basso e produce, a rischio della propria Azienda. Ci chiediamo, infatti, quanti anni di duro lavoro, ancora più di sempre, saranno necessari perché “Italia” possa significare “benessere” per coloro i quali, ogni giorno, rispondo alle Banche e all’indisponibilità della Politica che hanno fiaccato e inginocchiato già moltissime aziende, incluse quelle che alle spalle hanno una tradizione da fare rispettare.
Eppure appare chiaro anche agli Arabi che iniziano ad acquistare il ventre produttivo dell’Italia a partire dal suo Mezzogiorno: l’Italia è una terra fertile capace di offrire un prodotto tipico di alto livello. E il mondo Arabo che ha il petrolio, i grattacieli, efficentissime innovazioni capaci di generare energia da qualsiasi idea, oro da non saper più dove metterlo, ha ora bisogno del cibo illuminato da tradizione salutistica.
FOOD Magazine del Gruppo ComunicareITALIA ha deciso, dunque, di vendere cara l’Italia risvegliando e scuotendo gli animi con una Testata giornalistica che ha lo scopo di convogliare le intelligenze del mondo dell’Economia investita a favore del settore Agroalimentare per dire a tutti: NOI ci siamo e non è un caso. Qui ci siamo nati come i nostri sacri Antenati.
FOOD Magazine ha dunque deciso di attivarsi affinché le istanze dei produttori non rimangano inascoltate. E perchè ciò sia possibile ha attivato un piano Etico di comunicazione capace di scaturire una Piattaforma utile alle Aziende perché esse possano essere sostenute senza mezzi termini sul mercato, a partire dalla Rete, Internet, il luogo nel quale oggi si incontra domanda e offerta e nel quale si muove tutta l’economia moderna.
Chi è fuori da Internet oggi è fuori dal mondo.
Ogni persona che nel mondo ha un cellulare in tasca lo usa per telefonare e per essere connesso con l’intera società.