Sabato 1 ottobre alle ore 18.30, in occasione della Biennale internazionale dell’Antiquariato di Firenze, sarà inaugurata la nuova sede della Galleria Frascione in via Maggio 5, nel prestigioso Palazzo Ricasoli Firidolfi. con una mostra di opere che vanno dai Primitivi al Novecento, nuove acquisizioni della collezione privata della famiglia, nata con la grande passione del nonno Vittorio, alcune non visibili al pubblico da molti anni.
Da segnalare un raro fondo oro, perfettamente conservato, di Pietro di Ruffolo, meglio noto come Maestro di Lecceto, datato 1447-1448 . Il polittico, una tempera e oro su tavola proveniente dal Convento di San Michele Arcangelo di Cortona, raffigura la Madonna col Bambino e santi.
In mostra alcune tra le opere più significative appartenenti alla vasta collezione d’arte antica dei Frascione, che confermano la filosofia con cui è stata inaugurata la prima galleria nel 2009, quella di promuovere la vasta raccolta di opere arricchita negli anni da generazioni di collezionisti, a iniziare dal capostipite, il Nonno Vittorio.
Saranno esposti fondi oro, ritratti e vedute che vanno dall’arte Primitiva al Novecento, tra cui opere di Angelo Puccinelli, Nicolò Alunno di Liberatore, Ridolfo del Ghirlandaio, il caravaggesco Mattia Preti, il pittore barocco Giacomo del Po, fino ad artisti del Novecento tra cui Giacomo Balla e il pittore svedese dell’Ottocento Anders Zorn, famoso per i ritratti della gente di Dalarna e i nudi di donne en plain air.
Con il trasferimento in questo nuovo spazio espositivo i giovani galleristi Federico, Sasha e Alex, intendono rilanciare l’attività di ricerca antiquaria intrapresa nel 2009 con l’apertura della Frascione Arte e ribadire così la volontà di proseguire l’opera di collezionismo d’arte iniziata dal nonno Vittorio.
Nonostante il difficile momento storico ed economico che sta attraversando il settore antiquariale la Galleria Frascione Arte si sposta in uno spazio più grande e tra i più prestigiosi della suggestiva Via Maggio, ricca di palazzi storici e negozi antiquari che ne accrescono il prestigio, a dimostrazione della volontà di rilancio e rinnovamento dell’intera area e della fiducia in una ripresa di interesse per l’arte antica e del settore.