L’Emilia e la Romagna: terre di vini e confini è il 9° volume della collana “Le grandi aziende vitivinicole d’Italia” di Andrea Zanfi edita della Carlo Cambi Editore.
Gli 8 volumi precedenti – I Supertuscans (1° e 2° edizione), Viaggio tra i grandi vini di Sicilia, Friuli. Terre, uomini, vino, Piemonte… la signora del vino, Le Marche… l’orto del vino, Il Veneto, noialtri e il vino, Lombardia. Il mosaico del vino, Toscana. Anima del vino (L’obbedienza alla terra) – nell’arco di quasi un decennio hanno ottenuto – si legge nota – plausi e consensi di pubblico e di critica in Italia e a livello internazionale, con ripetute vittorie e riconoscimenti a prestigiosi concorsi quali Libri da Gustare (Salone del libro – Torino) e Gourmand World Cookbooks Awards (Barcellona, Stoccolma, Kuala Lumpur, Pechino, Londra, Parigi).
L’autore, supportato dallo staff della casa editrice, da diversi anni sta effettuando un lavoro attento e capillare, alla ricerca non solo della migliore produzione enologica della nostra penisola, ma soprattutto degli aspetti culturali che regolano i complessi comparti vitivinicoli delle regioni italiane, andando a sondare non solo il presente e il possibile futuro del settore, ma anche le scelte e le iniziative di tutti quei vignaioli che hanno saputo porsi all’attenzione del mercato nazionale ed internazionale.
L’Emilia e la Romagna: terre di vini e confini svela le aziende vitivinicole di una regione che ha richiesto un lavoro minuzioso di selezione di tutti quei vignaioli che poi nel libro sono stati raccontati attraverso pennellate narrative capaci di cogliere gli aspetti più veri e sinceri che li caratterizzano; insomma, non soltanto la mera visione di un’azienda e dei suoi prodotti, ma il racconto di un viaggio alla scoperta di un territorio e di chi vi sia “dietro” al vino e alla sua realizzazione.
Dopo aver contattato un centinaio di aziende ed averne visitate circa novanta, 65 sono state quelle inserite nel libro da Zanfi, che si è messo in movimento per mesi con l’intento di addentrarsi nell’anima del mondo del vino emiliano-romagnolo e arrivare ad “una più complessa visione d’insieme del mondo del vino di questa regione che va ben oltre quello rappresentato, nell’immaginario collettivo, dell’Emilia come terra di Lambrusco o vini frizzanti e della Romagna come terra di Sangiovese e vini fermi”.
Un viaggio fatto di degustazioni, incontri e lunghe chiacchierate con i tanti contadini, imprenditori e ‘vignerons’, che Zanfi ha percorso insieme a Giò Martorana, già fedele compagno di viaggio nelle precedenti avventure in giro per l’Italia, la cui qualità delle immagini è ormai conosciuta e apprezzata dal pubblico e dagli esperti del settore.
Dopo anni di riflessioni, accumulate percorrendo in lungo e in largo l’Italia – dalla Sicilia al Friuli, dal Piemonte alle Marche, dal Veneto alla Lombardia, alla Toscana – e visitando direttamente circa un migliaio di aziende, l’autore continua dunque nel suo viaggio indagatore nel comparto vitivinicolo italiano attraverso le terre poliedriche (belle e complesse) dell’Emilia Romagna.
L’Emilia e la Romagna: terre di vini e confini è un corposo volume (30×30 cm.) che si presta a due distinte letture: una con cui è possibile scoprire l’anima del territorio vitivinicolo emiliano-romagnolo, descritto e interpretato dall’autore con metodologia inusuale e originale e con tocchi personali di grande vivacità e verità, l’altra, più “tecnica” dove l’appassionato potrà attingere informazioni complete sulla produzione, le fasi di vinificazione, le migliori annate dei vini selezionati e molto altro
Un libro da leggere, da consultare, da tenere in biblioteca, ma anche semplicemente da sfogliare e da gustare con gli occhi; un nuovo ed importante tassello che consente a tutti i lettori, siano essi semplici appassionati o professionisti del mondo del vino, di avere una fotografia dettagliata del movimento enologico emiliano-romagnolo e dei suoi protagonisti.
Dopo l’introduzione dell’autore (Dove trovare, in terre di vini e confini, l’Italian lifestyle?) potrete trovare importanti contributi del professore Mario Fregoni, Presidente Onorario dell’OIV e già Ordinario di Viticoltura all’Università Cattolica di Piacenza (“Emilia Romagna: una viticoltura dell’Etruria settentrionale), dell’agronomo e giornalista vitienologico Matteo Marenghi (Prospettive dell’enologia emiliano-romagnola nel commercio italiano e internazionale del vino. Nuovi scenari impongono nuove strategie?) e di Andrea Dal Cero, giornalista e condirettore del mensile La Madia Travelfood (Dal Grande Fiume all’Adriatico, dalla pianura all’Appennino: una storia di diversità che si confrontano soprattutto a tavola). Un paragrafo è stato poi riservato ad alcuni famosi personaggi emiliano-romagnoli (Valerio Massimo Manfredi, Pupi Avati, Francesco Guccini, Tonino Guerra, Raoul Casadei, Carlo Lucarelli) che hanno voluto tracciare brevemente il loro rapporto con il vino della propria regione.
La “galleria” dei ritratti di vignaioli emiliano-romagnoli è formata da 65 produttori.